Gorbaciov : Chi era, cosa resta – Mercoledì 14 settembre Roma

Partecipera’ anche l’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Alexander Avdeev, all’incontro promosso per ricordare la straordinaria figura di Michail Gorbaciov. In un momento estremamente delicato nei rapporti tra Mosca e l’Occidente, si tratta di una presenza davvero rara e che sottolinea l’importanza dell’iniziativa promossa dall’associazione EURECA, Idee per l’Italia e l’Europa, in programma mercoledì 14 settembre a Roma (Centro Eventi di via Alibert 5a, ore 17).  

La scomparsa di Gorbaciov, avvenuta il 30 agosto scorso, ha preceduto di pochi giorni quella, 8 settembre, di un’altra grande figura: la Regina Elisabetta II. In poco più’ di una settimana il mondo ha perso due eccezionali personalita’, che hanno scritto importanti pagine di storia, che si stimavano e che, per ragioni diverse, si sentivano legate ciascuna al paese dell’altra. La longeva Sovrana del Regno Unito in quanto lontana nipote di Nicola II, ultimo zar della Russia. Gorbaciov perche’, proprio a Londra, quando era ancora il numero due dell’URSS, aveva incassato il primo, clamoroso plauso sul palcoscenico internazionale alla sua visione politica e alla sua figura, sia da parte della premier Thatcher, sia dalla stessa Regina. Era il 1984. Pochi mesi dopo, Gorbaciov sarebbe arrivato alla guida del PCUS, il potente partito comunista sovietico, e da lì’, tra lo stupore e la speranza di tutto il mondo, avrebbe dato vita a una vera e propria rivoluzione interna sfociata nella caduta del Muro di Berlino, nella dissoluzione dell’URSS e nella fine della guerra fredda. 

Il mondo di oggi, con le sue evoluzioni e le sue insidie, e’ figlio di quegli avvenimenti fortemente voluti, ma solo fino a un certo punto portati a termine secondo il suo disegno, da quell’uomo straordinario. Gorbaciov sbaglio’ qualcosa? Non seppe sostenere le riforme politiche con un adeguato e forte piano di rilancio economico? Oppure e’ stata una parte dell’Occidente a non sostenerlo come avrebbe dovuto? Domande inevitabili. Tanto piu’ oggi, di fronte al ritorno dell’imperialismo russo, a una guerra in Ucraina  che rischia di innescare altri incendi pericolosissimi, alle conseguenze economiche e sociali che incombono su tutti noi.  Temi sui quali l’ambasciatore Adveev, che ha conosciuto Gorbaciov molto da vicino, potrà offrire il suo punto di vista aiutandoci forse, sia pure indirettamente, a comprendere meglio cosa si nasconde dietro il clima surriscaldato dei nostri giorni e perche’, in questa fase, un’escalation della tensione sembra piu’ probabile della invece indispensabile distensione dei rapporti. Aspetto, quest’ultimo, sul quale si soffermerà a sua volta l’ambasciatore Umberto Vattani, diplomatico di lungo corso, unico a guidare per due volte la Farnesina al massimo livello di segretario generale, e, oltre a questo, ultimo testimone diretto degli enormi sforzi compiuti dall’Italia, nella seconda metà degli anni Ottanta, per convincere gli Stati Uniti e tutto l’Occidente a sostenere con forza e con aiuti concreti le grandi riforme del leader sovietico padre della ‘perestrojka’ e della ‘glasnost’, ovvero degli sforzi per ristrutturare l’URSS all’insegna della trasparenza. 

Altro relatore dell’incontro (moderato dal presidente di EURECA, Angelo Polimeno Bottai  e diretto dal coordinatore tecnico di Eureca Claudio Verzola )  sarà Gennaro Sangiuliano, autore di libri importanti dedicati a Putin e XI Jinping.

Il direttore del Tg2 metterà a fuoco anche l’aspetto, tutt’altro che secondario, delle relazioni tra Mosca e Pechino e delle possibili ripercussioni negli equilibri mondiali. Argomento, quest’ultimo, sul quale si soffermerà a sua volta Andrew Spannaus, giornalista e scrittore americano, attento osservatore della Casa Bianca e delle sue politiche. 

Al termine del dibattito, un rinfresco presso la Galleria Russo che, da sempre impegnata nel campo della cultura, ha contribuito a questo incontro.

 

Related Posts